Quando ho aperto questo blog ho pensato subito a Frida Kahlo. Francamente non so quando è stato che mi sono innamorata di lei. E sinceramente non so nemmeno cosa mi abbia colpito di più della sua vita. Fatto sta che quando penso alle donne che hanno fatto la storia delle donne, ecco che Frida arriva e si impossessa di grossa parte della scena.
Ma chi è Frida Kahlo?
Frida Kahlo è stata una delle più grandi artiste del secolo scorso. Una donna forte come una roccia, sensibile come un fiore. Un’icona di donna rivoluzionaria.
Se penso a Frida penso alle folte sopracciglia e ai fiori colorati tra i capelli. Penso alla sua vita di solitudine, al Messico colorato e assolato, al suo amore per Diego Rivera, alla sua eterna sofferenza fisica.
La vita di Frida
La sua vita è stata un tormento continuo.
Nata in Messico il 6 luglio del 1907 è stata la vera figlia della rivoluzione messicana di quegli anni, tanto che le è sempre piaciuto pensare di essere nata nel 1910, quando la Rivoluzione è iniziata. Un talento unico per l’arte e la pittura affiancato a un’ardente passione per la politica e la rivoluzione.
A sei anni le diagnosticano la poliomielite, che le lascia un arto deforme e il soprannome di “Frida gamba di legno”. Ma è stato a 18 anni che la sua vita viene segnata per sempre.
Il bus sul quale viaggiava si schiantò contro un muro e Frida è viva per miracolo. Non senza conseguenze: si ruppe la colonna vertebrale in 3 punti; si frantumò il collo del femore e le costole; la gamba sinistra riportò 11 fratture; il piede destro rimase slogato e schiacciato; la spalla sinistra restò lussata e l’osso pelvico spezzato in tre punti. Inoltre, un corrimano dell’autobus le entrò nel fianco e le uscì dalla vagina. Nel corso della sua vita dovette subire ben 32 operazioni chirurgiche. Fu costretta così non solo ad anni di solitudine dovuti al riposo e all’ingessatura, ma anche a lunghi anni di solitudine che l’hanno spinta poi a leggere libri sul movimento comunista e a dipingere.
Tra i suoi dipinti ci sono molti così molti autoritratti, possibili anche grazie all’installazione di uno specchio nel letto a baldacchino dove era costretta a stare.
Dipingo me stessa perché passo molto tempo da sola e sono il soggetto che conosco meglio
Il grande amore, Diego Rivera
Conobbe Diego Rivera perché per aiutare finanziariamente la sua famiglia, un giorno decise di sottoporre a lui i suoi dipinti e avere così una sua critica. L’avesse mai fatto!
Rivera rimane colpito dallo stile moderno di Frida, tanto che la prende sotto la propria ala e la inserì subito nella scena politica e culturale messicana. E così Frida divenne un’attivista del Partito Comunista Messicano e nel frattempo si innamora di Diego. Nel 1929 lo sposa (lui era al terzo matrimonio), pur sapendo dei continui tradimenti a cui sarebbe andata incontro.
Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego Rivera
Tradimento peggiore è quello con la sorella Cristina Kahlo. Un momento terribile per Frida, che decide di rifugiarsi a New York e di dedicarsi completamente alla sua carriera.
I suoi dipinti
Inutile dire che Frida ha dipinto sempre la sua vita. Ha dipinto la sua quotidianità, i suoi sentimenti, le sue emozioni, le sue paure. Della sua femminilità, delle sue ossessioni, dei suoi dolori. Attraverso i tratti e i colori dei suoi quadri è possibile scorgere il carattere forte di Frida, la sua determinazione.
La pittura è stata la sua cura per tutta la sua vita, compagna fidata e fedele alla quale fare sempre affidamento.
Nel 1939 il Louvre acquista uno dei suoi autoritratti: The Frame, ma nel giro di pochi anni le condizioni di salute di Frida peggiorano sempre di più. E tra un’operazione e l’altra e antidolorifici riesce – finalmente – nel 1953 a partecipare all’inaugurazione della sue prima mostra personale in Messico, grazie all’amica e fotografa Lola Alvarez Bravo e a Rivera (col quale nel mentre è tornata) che la fa portare col suo letto a baldacchino perché non ha ormai più nessuna possibilità di camminare.
Nel giro di poco a causa dei forti dolori alla gamba malata sono costretti ad amputarla. La depressione aumenta, la stanchezza pure.
Il 13 luglio del 1954 Frida muore in seguito a una polmonite, anche se è ancora aperta l’ipotesi del suicidio.

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