Care Donne,
oggi vi racconto di Eleonora Tagliazucchi, un’assistente virtuale con base a Berlino.
Ho conosciuto Eleonora nel 2006 in circostante davvero Rock’n’Roll perché era la mia batterista nel gruppo delle Holograms, ma questa è un’altra storia di cui spero di parlarvi presto!
Ma cos’è un assistente virtuale?
L’assistente virtuale è una professione ancora poco conosciuta in Italia e rientra in quelle nuove attività che non necessitano di una presenza fisica in un ufficio: è infatti un lavoro digitale a distanza.
Essere assistente virtuale è uno dei modi che ci sono di essere nomadi digitali e per il quale servono solo due strumenti: un pc e una buona connessione internet. Grazie alla grande varietà di tecnologie digitali disponibili attualmente è possibile lavorare da remoto, da soli o in team, con gli strumenti open source e/o software a pagamento che più rispondono alle personali necessità di ognuno.
L’assente virtuale è un professionista molto versatile che cuce il suo lavoro in base alle sue esperienze e passioni, alla sua formazione e alle sue competenze. Ci sono assistenti virtuali che si occupano di servizi amministrativi, segreteria, scrittura e gestione di siti web, gestione di social media e tanto altro.
Ma come vive un assistente virtuale e di che cosa si occupa nello specifico?
Ho deciso di intervistare Eleonora (Nora, per i tedeschi!) per portarvi a conoscenza di una delle professioni che in Italia è ancora poco conosciuta, ma che all’estero sta spopolando da anni!
Vi invito a guardare l’intervista e vi lascio i contatti di Nora-VA:
Instagram: https://www.instagram.com/nora_va_bln/
Per approfondire la matrice di Eisenhower per assegnare la priorità alle cose da fare vi consiglio di leggere l’articolo (non mio!) https://asana.com/it/resources/eisenhower-matrix

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